Siamo all’inizio di un nuovo anno e facciamo nostro l’augurio che viene dalla prima lettura di oggi: “Ti benedica il Signore e ti custodisca. Il Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia. Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace”. Dovrebbe essere una preghiera continua perché il Signore faccia splendere il suo volto su di noi e che possiamo vivere nella pace.
La Chiesa ci presenta, all’inizio di un nuovo anno, la figura di una madre e ci invita ad affidare a lei tutta la nostra vita, il cammino della nostra fede perché possiamo sentirci protetti dal suo aiuto e custoditi dal suo amore. Affidiamo quindi la nostra vita nelle mani di Maria chiedendo che ci custodisca sotto il suo materno manto.
Affidare la nostra vita a questa madre non è un favore che facciamo a Maria, ma è un atto che riempie di fiducia e amore il nostro cuore perché sappiamo quale ruolo ha svolto Maria nella storia della salvezza. Riconosciamo in lei colei che si è affidata alla grazia di Dio ed è stata capace di attendere in preghiera, insieme con i discepoli, la discesa dello Spirito Santo e ha sostenuto il cammino degli apostoli con la sua presenza fino a quel momento. Ecco perché anche nel nostro procedere quotidiano della vita, affidarci a Maria, diventa la via sicura per arrivare alla luce dello Spirito.
La pagina del Vangelo di oggi ci presenta Maria in un atteggiamento importante: custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. E’ l’atteggiamento che ogni discepolo deve avere nel suo cammino di fede.
Gli avvenimenti della nostra vita non avvengono per caso, ma sono frutti di un disegno di amore che Dio ha per tutti noi. E anche quando qualche volta noi facciamo fatica a comprenderne il significato, questo progetto si sta delineando in noi con la provvidenza del Padre. La necessità di custodire nel cuore e meditare la Parola di Dio e gli avvenimenti della vita deriva proprio da questo fatto. Un cuore distratto e immerso in mille preoccupazioni rischia di non accorgersi dell’evoluzione di questo progetto di Dio nella propria vita.
Ecco dove la Madre di Dio diventa un punto di riferimento importante per noi. Non era una persona distratta, una che aveva la mente sulle nuvole, non si perdeva nelle preoccupazioni della vita, ma si affidava al Signore e nella sua meditazione chiedeva a Dio di avere la forza di compiere sempre la Sua volontà. E’ l’esempio per tutti i discepoli di tutti i tempi perché il discepolo deve avere nel suo cuore l’insegnamento del Maestro e deve chiedere che il Signore gli riveli il Suo progetto d’amore e che gli dia la forza di compiere la Sua volontà nella propria vita.
Mettiamoci anche noi alla scuola di Maria. Chiediamo la sua intercessione perché come lei anche noi possiamo custodire e meditare nel cuore il progetto di Dio per noi. Che il Signore ci ispiri buoni e santi propositi in questo nuovo anno e ci protegga sotto il manto materno di Maria.
Un caro augurio di buon anno a tutti voi e che il Signore vi benedica sempre.
P. Sabu