Conferenza sull’Eucarestia – Donoratico

IL SACRAMENTO DELL’EUCARISTIA
CONFERENZA GUIDATA DA DON FILIPPO BALDUCCI,
DIRETTORE DELL’UFFICIO LITURGICO DIOCESANO
GIOVEDÌ, 26 GENNAIO 2023 ALLE ORE 21.00
NEL SALONE PARROCCHIALE DELLA CHIESA DI SAN BERNARDO, ABATE, DONORATICO.

Conferenza – Sacramento dell’Eucarestia – 2022

Introduzione al Sacramento dell’Eucaristia
Conferenza guidata da Don Filippo Balducci,
Direttore dell’Ufficio Liturgico Diocesano
giovedì, 27 ottobre 2022 alle ore 21.00
nel Salone Parrocchiale
della Chiesa di San Bernardo Abate, Donoratico.

Pellegrinaggio e Convegno Eucaristico – Adorazioni Eucaristiche Toscane

Convegno Eusaristo 2018

Corpus Domini 2018

Locandina Corpus Domini 2018
CORPUS DOMINI
Parrocchia San Bernardo Abate, Donoratico
Processione Eucaristica
Domenica 03 giugno alle ore 21,00

Percorso: Via Matteotti, Via della Repubblica, Via Mazzini, Via Vittorio
Veneto, Via Aurelio, Via della Repubblica, Via Matteotti

14 anni Adorando il Signore

Adorazione 2018

Parrocchia San Bernardo Abate, Donoratico
Il giorno giovedì 17 maggio alle ore 18 vogliamo celebrare l’anniversario dell’Adorazione Eucaristica.
Dopo la Messa seguirà un momento di Adorazione comunitaria. Siete tutti invitati. Gesù vi aspetta!

La Notte dei Santi – Veglia di Preghiera

Veglia-Santi-2017

Parrocchia San Bernardo Abate, Martedì 31 ottobre alle ore 21 il Gruppo R.n.S. “Gesù è il Re” di Donoratico insieme ai Catechisti organizza una Veglia di Preghiera per la “NOTTE dei SANTI”.
Programma:
21:00 Accoglienza
21:15 Coroncina della Divina Misericordia
22:00 “Roveto” Adorazione Eucaristica
Consacrazione al Sacro Cuore di Gesù

Corpus Domini – Processione Eucaristica

Corpus_Domini_2017

Parrocchia San Bernardo Abate – Donoratico
Solennità del Corpus Domini
Processione Eucaristica: GIOVEDÌ 15 GIUGNO Ore 21
Percorso:
– Via Matteotti
– Via della Repubblica
– Via Mazzini
– Via Battisti
– Via L. Da Vinci
– Via Vittorio Veneto
– Via Matteotti
Adorazione In Chiesa TUTTA LA GIORNATA

XXXII° DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

sadduceiSiamo ormai agli sgoccioli! La vita terrena di Gesù sta volgendo al termine e l’ora della salvezza è sempre più vicina. Il cammino iniziato alla grotta di Betlemme arriva a Gerusalemme, città su cui piange Gesù perché non ha saputo accogliere il messaggio salvifico e si è allontanata da Dio. Dalle periferie Gesù arriva al centro del potere e dell’autorità. Satana aveva lasciato Gesù per tornare al tempo opportuno e sembra che ora si ripresenti nella forma dei suoi avversari, gli scribi, i farisei, i capi del popolo e sommi sacerdoti per metterlo alla prova. Il capitolo 20 di Luca è pieno di questi incontri – scontri.

Tra questi scontri abbiamo anche quello presente nel brano del Vangelo di oggi: i sadducei che interrogano Gesù sulla risurrezione. I sadducei erano un gruppo di latifondisti e commercianti dunque molto ricchi e non credevano nella risurrezione e prendevano per buono solo i primi cinque libri e nella loro osservanza della legge pensavano solo a ciò che aveva detto Mosè. Ecco anche il loro modo di presentarsi: Mosè ci aveva prescritto. Questo gruppo cesserà di esistere con la distruzione del tempio nel 70 d.C.

Ridicolizzano in qualche modo la fede nella risurrezione dai morti perché credevano solo nella teologia della retribuzione: Dio premia con la ricchezza e i beni materiali coloro che osservano la Sua legge e punisce con la povertà e  le sofferenze coloro che non la osservano. Tutto finisce qui sulla terra e l’esempio fittizio della donna che portano davanti a Gesù voleva dimostrare l’assurdità della risurrezione.

Non avevano, ovviamente fatto i conti con il Maestro che è Signore dei vivi. Nella sua risposta ai sadducei Gesù rivela prima di tutto la loro ipocrisia. L’errore è pensare alla vita dopo la risurrezione come continuità della vita di questa terra. Ecco la “preoccupazione” nel pensare di chi sarà la moglie, colei che ha avuto sette mariti. Gesù li invita a pensare alla vita eterna come una vita nuova, non una continuità della vita terrena. E in questa nuova vita la situazione terrena non conterà più e per vivere non ci sarà bisogno della fisicità e la situazione dei risorti sarà una situazione degli angeli.

Noi crediamo nella risurrezione e sappiamo anche la fatica nel crederci, ma è il fondamento di tutto il nostro cammino cristiano e san Paolo ci ricorda che se non crediamo che il Signore Gesù è risorto dai morti, la nostra fede è vana. E l’affermazione di Gesù ci viene incontro e continua a ripeterci che il nostro Dio non è il Dio dei morti, ma dei viventi. Siccome Dio è vita, ci fa partecipare nella sua vita e ci vivifica.

Non solo, Gesù afferma che tutti noi viviamo per Lui, cioè per Dio. In quest’ottica possiamo dire che pregustiamo già la vita eterna perché noi abbiamo Dio presente in noi già su questa terra. I sacramenti che celebriamo e soprattutto l’Eucarestia, ci fa partecipi della vita divina del Cristo. Quindi rinnoviamo il nostro impegno cristiano nella vita e chiediamo che il Dio dei vivi ci renda capaci di testimoniare la bellezza della vita in Lui e che possiamo proseguire il cammino terreno della vita con gioia ed entusiasmo.

Buona domenica a tutti!

P. Sabu

XIV° DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Giovani_in_CamminoIl Vangelo ci parla della missione che Gesù affida ai suoi discepoli. Quando Gesù manda i settantadue la prima cosa che gli ricorda è il dovere di pregare perché il Signore della messe mandi operai nella sua messe. Dunque il primo dovere come cristiani, come persone che testimoniano la loro fede nel Signore, è di pregare perché non manchino gli operai per il Regno dei cieli. Ovviamente il nostro dovere non si riduce solo alla preghiera perché ognuno di noi è chiamato e mandato ad annunciare il Regno soprattutto con la testimonianza della sua vita.

Il Signore è cosciente del pericolo al quale vanno incontro i suoi messaggeri e dice a loro che li manda come agnelli in mezzo a lupi. Non è molto confortante questa immagine perché si sa che fine fa un agnello in mezzo a lupi, ma la promessa che Gesù ha fatto ai suoi discepoli prima dell’Ascensione continua a confortare loro anche in quelle situazioni:Io sono con voi fino alla fine dei secoli. Non una promessa rimasta a parole, ma realizzata nell’Eucarestia dove è realmente presente per essere il miglior compagno di viaggio per ciascuno di noi. Con la sua presenza ci dice che siamo chiamati a continuare la Sua opera e non ci lascerà mai soli.

Ogni cristiano è per vocazione un messaggero di pace e Gesù nel mandare i settantadue ricorda questa realtà dicendogli che il primo augurio che loro devono dare agli altri è quello della pace. In un mondo dove ogni giorno ci attendono notizie che parlano delle violenze e delle guerre sarebbe bello che ogni discepolo del Signore  si ricordasse di essere messaggero di pace.

Quando si va con il Signore per annunciare il Regno i risultati si vedono. Ecco ciò che hanno sperimentato i settantadue. E tornano dalla loro missione pieni di entusiasmo e raccontano a Gesù le loro esperienze. Ciò che stupisce i discepoli è il fatto che anche i demoni si sottomettono a loro nel nome del loro Maestro. Non di poco conto questa nota:Nel tuo nome. Il vero discepolo è colui che non  perde questo punto di vista: avere sempre come punto di riferimento il Maestro. Infatti i discepoli sono mandati non per annunciare il loro messaggio, non sono mandati a parlare in nome loro, ma la loro missione sarà una missione vera quando sapranno trasmettere il messaggio di Dio mettendo al primo posto la gloria di Dio e non i loro interessi.

E Gesù dice che la caduta dei demoni è poca cosa in confronto alla possibilità di avere i loro nomi scritti nei cieli. Anche noi siamo chiamati ad essere gioiosi non perché abbiamo dei doni straordinari, ma perché abbiamo la possibilità di testimoniare la nostra gioia nel Signore risorto e così poter essere parte del Regno dei cieli. Noi dove abbiamo posto la nostra gioia? Nella testimonianza quotidiana della fede siamo capaci di trasmettere la nostra gioia oppure continuiamo ad essere un po’ malinconici per cui la nostra testimonianza non incide più di tanto?

Bisogna pregare che il Signore ci doni più convinzione nella nostra missione. Il Battesimo ci ha resi figli di Dio e fratelli tra di noi. Bisogna ricordarsi che siamo creati per la pace e non per la guerra, ma anche quando parliamo della pace, portiamo la guerra nel cuore. Che il Signore purifichi il nostro cuore, ci doni la forza del suo Spirito per sostenerci in questo cammino di fede.

Buona domenica a tutti!

P. Sabu

Prime Comunioni


copertina_comunioni2016Domenica prossima 22 maggio
ore 10:30 Festa della S.S. Trinità nella chiesa di Donoratico verranno celebrate le Prime Comunioni.

Visto il numero di ragazzi coinvolti, la celebrazione sarà allestita nella piazza antistante la chiesa per favorire una migliore partecipazione per tutti. Per l’occasione  l’inizio della celebrazione è stato anticipato alle ore 10:30. In caso di pioggia la celebrazione verrà spostata in chiesa.