ORIGINE DEL NOME DELLA FRAZIONE
L'attuale Donoratico è la più popolosa frazione del comune di Castagneto Carducci con i suoi circa 5500 abitanti attuali.
Ha in comune soltanto il nome con l'antico castello di Donoratico distrutto per vendetta dai fiorentini poco dopo il 1443 e che aveva dato il nome ai Conti di allora detti appunto di Donoratico e che in seguito si sarebbero chiamati Conti della Gherardesca.
Le origini di questo nome fanno capo a varie ipotesi che vale la pena di esaminare:
- Donora-aticus ossìa casa dei signori in ossequio ai futuri conti della Gheradesca che allora si chiamavano appunto "Conti di Donoratico".
- Dominus hieraticus ossìa signore ieratico, sacerdotale riferito a San Walfredo da cui quei conti si vantavano di discendere.
- La terza ipotesi è legata al re longobardo Ratchis che prima di ritirarsi in convento avrebbe donato ai nipoti Walfredo e Tachiperto una vasta zona conosciuta da allora come dono di Ratchis nome trasformato con l'uso in Donoratichi e poi Donoratico.
Tutte e tre le ipotesi sono riportate dallo storico Luciano Bezzini al quale dobbiamo tutte le notizie riportate in questa breve rassegna.
FORMAZIONE DEL NUCLEO ABITATO
Il primo nucleo abitato comparve nel 1836 sulla Via Aurelia che allora si chiamava ancora Via Emilia e che doveva diventare la "nuova grande arteria di Maremma" dove il conte Guido Alberto eresse quattro case coloniche chiamate:
- Campo Lupinaio (1836)
- Campo Colonnello(1838)
- Campo Menabuoi (1845)
- Le Mandriacce (1846)
LA FERROVIA
Fu costruita nel 1863 con la stazione chiamata del Bambolo a sud delle Mandriacce e che nel 1903 diede il nome alla fattoria del Bambolo.
NASCITA DELLA FRAZIONE
La località fu chiamata Stazione di Castagneto o Castagneto Scalo fino al 1923 quando fu costituita in frazione e riprese il nome iniziale di Bambolo fino al 1938 quando assunse nome definitivo di Donoratico in omaggio all'antico castello e anche ai conti della Gherardesca.
ORGANIZZAZIONE INIZIALE DELLA FRAZIONE
Attorno agli anni trenta nella frazione si contavano una scuola, l'ufficio postale,un pozzo per l'acqua potabile, l'illuminazione e perfino il teatro. Mancava del tutto la chiesa per cui la vita di culto era concentrata tutta a Castagneto.
TAPPE DELLA FORMAZIONE DELLA PARROCCHIA
Già nel 1910 si hanno notizie di una "cappella" della Stazione senza date precise.
Il 3 febbraio 1924 fu costituito un "Comitato pro erigenda chiesa" che si arenò per un paio di anni finché alcune donne combattive guidate da Erminia Cresti e da Rosa Lunardi Fontanelli, ottennero dal Vescovo Mons. Piccioni il permesso di far celebrare la Messa in uno stabile della" Locanda Roma" di proprietà delle signorine Balestri dette "le Santine" ma molto prosaiche quando si trattava di esigere i pagamenti.
Così il 22 agosto del 1926 fu celebrata la Prima Messa ufficiale dal sacerdote cecinese don Leopoldo Venturi e si proseguì in seguito per tutti i giorni festivi. Naturalmente restava viva nella popolazione l'esigenza di una vera chiesa e il tre giugno del 1928 fu posta la prima pietra della chiesa dedicata a Cristo Re e che fu inaugurata il 27 ottobre del 1933.
Nel 1935 giunse il primo parroco don Enrico Lombardi che, d'accordo con la Curia e il parroco di Castagneto, officiò in proprio il servizio nella nuova comunità che però faceva ancora parte del territorio della parrocchia di Castagneto. La frazione contava allora 2712 residenti di cui 2204 in campagna e 508 attorno al centro abitato. Per ovviare alle difficoltà sia canoniche che civili riguardo al beneficio parrocchiale si convenne che la frazione del Bambolo sarebbe stata unita alla parrocchia di Castiglioncello. Cosa che si realizzò il 12 novembre del 1938 e, per motivi canonici, anche quando il 17 febbraio del 1939 la frazione cambiò il nome da Bambolo in Donoratico, la chiesa fu costretta a mantenere la denominazione di "Parrocchia di S.Bernardo Abate di Castiglioncello".
LE VICENDE SUCCESSIVE DELLA PARROCCHIA
La nuova chiesa parrocchiale fin dal 1941 fu assoggettata alle vicende della guerra e a motivo di minacciose crepe fu considerata inagibile. La Messa continuò ad essere celebrata in uno stanzone della "friggera" ex-fabbrica di sardine e acciughe abbandonata fin dal 1926 e all'inizio i fedeli dovettero difendersi dai cani da caccia di un certo Apolloni che abitava di fronte e ne aveva l'allevamento.
Finalmente nel 1955 arrivò don Gino Razio che rilanciò la necessità della costruzione di una nuova chiesa con annessa casa canonica.
Nel 1960 fu inaugurata l'attuale chiesa parrocchiale di S.Bernardo Abate "che solo il 15 settembre del 1986 ,dopo l'abolizione del benefizio e del titolo della parrocchia di S.Bernardo Abate di Castiglioncello", potè essere legalmente chiamata "Parrocchia di S.Bernardo Abate di Donoratico".
A don Razio subentrò nel 1961 don Cesare Banterla che terminò i lavori della canonica e gestì la parrocchia fino alla morte avvenuta nel 1987. La parrocchia fu curata per alcuni mesi da una vecchia e stimata conoscenza della zona, padre Andrea Zampieri.
Il 1° settembre 1987 la parrocchia fu affidata ai Padri Oblati di S.Giuseppe nella persona del parroco padre Giovanni Mesina cui si aggiunse nel 1989 padre Oronzo Stella. Dopo due anni P.Mesina fu chiamato ad altro incarico e subentrò come parroco unico padre Oronzo Stella fino al settembre del 1997 quando le tre parrocchie di S.Lorenzo in Castagneto, S.Bernardo in Donoratico e S.Maria Assunta in Marina, furono costituite in Unità Pastorale con i tre parroci P.Andrea Zampieri, Padre Oronzo Stella, Padre Ferruccio Corazzola.
Nell'ottobre 1998 al padre Ferruccio subentrò nella medesima mansione padre Giorgio Spadoni. Nell'ottobre del 1999 P.Oronzo Stella è stato trasferito alla parrocchia di di S.Giuseppe Artigiano in Sesto Fiorentino e l'Unità Pastorale è guidata dai Parroci P.Andrea Zampieri, Padre Giorgio Spadoni e dal viceparroco P.Sebastian Soy.
Nel 2001 avviene il trasferimento di P.Giorgio e P.Andrea Zampieri ed arrivano in sostituzione P.Luigi Marsero e P.Arnel Hoseña, che insieme a P.Soy continuano l'esperienza dell'Unità Pastorale.
Nel 2006 P.Silvano Fracasso subentrerà a P.Luigi e l'anno dopo nel 2007 anche P. Soy verrà trasferito in un'altra comunità.
Nell'agosto 2015, dopo circa 8 anni di servizio nella nostra parrocchia sarà trasferito anche P.Silvano.
Nel giugno dello stesso anno arrivano nella nostra Comunità P.Sabu (Sabu Konath), P.Giuseppe (Joseph Antony Chuthamparambil) e P.Antonio (Antony Francis Marottickal).
Nel giugno 2017 P.Sabu (Sabu Konath) viene chimato dal Vescovo ad amministrare la parrocchia di Riotorto e P.Sebastian Kachappilly lo sostituisce nella guida della parrocchia.
Due anni dopo nel giugno 2019 anche P.Sebastian lascia l'incarico perché eletto in India come Superiore e il suo posto di parroco viene ricoperto da P.Giuseppe (Joseline Chuthamparambil) precedentemente parroco della parrocchia di Castagneto.
(Tutte le notizie storiche qui riportate fino al 2000 circa, furono raccolte dello storico Luciano Bezzini su richiesta di P.Giorgio Spadoni per la pubblicazione nella prima versione del sito e sono state qui riportate interamente, integrandole con i successivi avvicendamenti dei parroci)