Alla vigilia di ogni evento importante della Sua vita vediamo Gesù in preghiera. E’ una caratteristica del Vangelo di Luca e ci insegna che anche noi dobbiamo sviluppare in noi un atteggiamento simile. Nel brano che abbiamo oggi, quale potrebbe essere l’evento così importante? E’ la domanda, Chi dite che io sia, che Gesù rivolge ai suoi discepoli ed evidentemente per Gesù ha un grande valore e passo dopo passo prepara i suoi a dare una risposta personale.
Voi, Chi dite che io sia? Una domanda che risuona anche nelle orecchie del nostro cuore ed esige una risposta precisa e personale. Le prime risposte che i discepoli danno a Gesù sono frutto di quello che hanno ascoltato dagli altri, magari si saranno sentiti pure orgogliosi di fronte alla fama del loro Maestro. In un primo momento potrebbero essere importanti le opinioni degli altri, ciò che ci hanno detto ed insegnato su Gesù. Vanno bene anche le esperienze vissute dagli altri e messe davanti a noi come esempi. Ma c’è un momento dove tutto ciò non conterà nulla e l’unica risposta possibile e che va bene per il Signore sarà quella personale che ognuno di noi è chiamato a dare col cuore. Sarà una risposta che coinvolge tutto il nostro essere e il nostro agire; una risposta che coinvolge tutta la nostra vita.
Non basta dare una risposta alla domanda del Maestro, bisogna fare qualcosa di più. Ai suoi discepoli Gesù dice che per andare dietro a lui bisogna prendere la propria croce ogni giorno. Ma deve essere una scelta fatta dal discepolo, non imposta dal Maestro. Ecco perché il Signore dice: Se qualcuno vuole. Non costringe nessuno, ma fa una proposta. Quelli che vanno dietro a lui non sono persone rassegnate ma sono coloro che hanno fatto una scelta di vita.
D’altra parte è chiaro dalle nostre esperienze quotidiane. In una qualsiasi scelta c’è una rinuncia che siamo chiamati a fare: se scegli di stare su una sedia non puoi, nello stesso tempo, sederti per terra. Nel mangiare, nel lavorare e in tutti gli ambienti della nostra vita ci sono delle scelte da fare. La scelta comporta la rinuncia a qualcosa, una piccola morte appunto. E Gesù oggi ci dice che siamo chiamati a fare delle scelte nella nostra vita e di fare queste scelte insieme con lui perché possiamo avere la vita: perdere la vita per lui per averla in eterno.
Il Signore ci chiede oggi che posto gli diamo nella nostra vita e cerchiamo di rispondergli col cuore. Ricordiamoci che non forza mai la mano e ci lascia liberi. La nostra libertà ci deve aiutare a fare delle scelte per la vita e non per la nostra morte ed è quello che il Signore vuole da noi. Chiediamo che ci dia lui stesso la forza per rispondere positivamente alla sua chiamata ed essere testimoni della Sua vita nel mondo.
Buona domenica a tutti!
P. Sabu